|
||||||
![]() |
||||||
![]() |
![]() |
PERCHE' UN GIARDINO ?Nel senso mistico, per giardino s' intende un luogo di riposo spirituale,
silenzio, pace, ricreazione, delizia.
- CARDINALE JOHN HENRY NEWMAN Da tempo, i giardini sono stati associati alla pace, alla tranquillità, alla spiritualità e al conforto. Essi riappacificano i sensi e ci permettono di guardare dentro di noi, di contemplare e di meditare. In un giardino ci sentiamo più vicini alla natura e, per alcuni momenti preziosi, diventiamo consapevoli dell'esistenza di qualcosa più grande di noi. La mente si allontana, piano piano, dai pensieri e dall'oppressione della vita quotidiana. Per tradizione, i giardini sono stati creati per la contemplazione o il tranquillo diletto, ma di solito solo per una persona o una classe sociale. Sovrani, Pontefici e benestanti si sono costruiti giardini per il loro riposo e la tranquillità personale. I minimalisti Giardini Zen giapponesi sono disegnati per la meditazione, i giardini dei quartieri per l'indispensabili rifugio dalla confusione delle metropoli, e i vasti complessi di giardini attorno alle proprietà dei nobili, per evadere dalla vita di corte. Ogni tipo di giardino trasmette qualcosa del proprietario e ogni disegno colpisce il visitatore in una maniera diversa. I seguenti esempi di alcuni noti giardini ci danno una indicazione del rapporto fra gli esseri umani e i giardini. IL GIARDINO DELL'EDENDio Onnipotente, per prima cosa piantò un giardino.
- FRANCIS BACON, 1561 - 1626 L'Eden è l'archetipo del giardino, il paradiso di tutti i paradisi e la madre di tutti i giardini. Nella Bibbia e in innumerevoli storie, abbellite senza fine, l'Eden è descritto come un bel giardino pieno di ogni tipo di animali, frutti, piante, fiori e alberi inimmaginabili. La temperatura è sempre perfetta, l'erba sempre verde, l'acqua sempre fresca e zampillante e l'uomo e la donna, che abitano nel giardino, sono inizialmente perfetti, senza macchia e puri. Ma, l'uomo sfida Dio, e Adamo ed Eva sono cacciati dal giardino. Nella nostra mente immaginiamo il giardino dell'Eden come il paradiso perfetto, un posto fortemente desiderato, un giardino personale per l'evasione. Paragoniamo i più bei giardini del mondo a questo posto mistico ed effimero, che forse è presente soltanto nella nostra immaginazione e che, certamente, ha significati diversi per ciascuno di noi. Se l'Eden rappresenta un luogo dove trovare Dio, la sua perdita significa la separazione da Dio, la regressione verso le nostre inclinazioni più basse. Il ricongiungimento con il giardino è il nostro sogno collettivo. I GIARDINI PENSILI DI BÁBILONIAIn verità, il pane nutre il corpo, ma i fiori nutrono anche l'anima
- IL CORANO I giardini pensili di Bábilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico, si trovavano nell' antica Bábilonia, a 50 km (31 miglia) a sud dell'odierna Baghdad / Iraq. Bábilonia vuol dire "la porta del dio". Sono stati costruiti da Nabucodonosor, famoso re guerriero, che salì al trono nel 605 a.C. Aveva conquistato tutto il territorio intorno a Bábilonia eccetto la zona montagnosa dei Medi, con i quali concordò una pacifica alleanza, sposando la principessa Amiti. Desiderando la felicità di sua moglie, Nabucodonosor le fece costruire una montagna per ricordarle la sua patria. I suoi schiavi eressero degli archi di mattoni, ognuno dei quali alti 10 piani, per formare un cortile ombreggiato. In cima vennero costruite delle Terrazze, sempre di mattoni, dove furono messi alberi e piante provenienti da ogni angolo del regno. Questa struttura era massiccia - 122 mq (400 piedi quadrati) e alta 23 metri (75 piedi). I giardini venivano irrigati da una pompa a catena, azionata da schiavi, che portava l'acqua dal fiume Eufrate. I giardini non erano proprio "pensili", nel vero senso della parola. Il nome deriva da una errata traduzione della parola greca "kremastos" o dalla parola latina "pensilis", che non significa semplicemente "pendente" ma "sovrastante", come una Terrazza o un balcone. Alcuni credono che questi magnifici giardini siano solo un mito, la creazione di poeti e storici greci. VERSAILLESMostrami il tuo giardino e ti dirò cosa sei.
- ALFRED AUSTIN, 1835 - 1913 Se il giardino è un riflesso esteriore del carattere e dell'intento del proprietario, allora Versailles descrive un monarca che paragonò se stesso ad Apollo, dio dell'intelletto. Questi giardini coprivano originariamente un'area di 8000 ettari (20.000 acri) ed erano circondati da un muro lungo 43 chilometri (29 miglia) con 22 cancelli. Luigi XIV, il "Re Sole", incaricò André Le Nôtre, un esperto di botanica, architettura e pittura, di disegnare questi ampi giardini, che furono realizzati tra il 1660 e il 1670. Luigi XIV, il "Re Sole", incaricò André Le Nôtre, un esperto di botanica, architettura e pittura, di disegnare questi ampi giardini, che furono realizzati tra il 1660 e il 1670. La combinazione del disegno geometrico e l'uso razionale, pianificato e intricato del colore, danno l'impressione che questi siano "giardini dell'intelletto". Versailles, con i suoi magnifici giardini, divenne il centro focale della vita pubblica, sociale, culturale e politica francese, con l'effetto di fornire un poderoso rinforzo all'autorità centralizzante della monarchia. I GIARDINI DEL VATICANOPenso che se mai un mortale sentisse la voce di Dio, sarebbe in un giardino nella frescura del giorno.
- F. FRANKFORT MOORE A metà del nono secolo, Papa Leone IV decise di costruire delle mura attorno a un'area di 23,5 ettari (58 acri), sopra uno dei setti colli di Roma, la quale era in maggior parte incolta e paludosa. La possibilità di avere giardini protetti e coltivati, può aver indotto il Papa a costruire la sua residenza in Vaticano, il luogo del martirio e della sepoltura di San Pietro. I giardini classici non furono ideati fino al 1447, al tempo di Papa Nicola V, quando furono realizzati sia per le cerimonie della corte papale che per il diletto del Papa stesso. Papa Innocenzo VIII faceva lunghe passeggiate nei giardini, dove fu costruita una piccola loggia che lui usava per riposare. In seguito, altri locali furono aggiunti per permettere soggiorni più lunghi. Il disegno dei giardini vaticani - il solo luogo dove il Papa può stare all'aria aperta in privato - è stato modificato dai vari papi che si sono susseguiti, per soddisfare le loro necessità e i loro gusti. GIARDINI GIAPPONESIOgni fatto naturale è un simbolo di un fatto spirituale.
- RALPH WALDO EMERSON Un giardino giapponese imita la natura. Non cerca di conquistarla o di distruggerla. Le caratteristiche estetiche dei giardini giapponesi e la linea del paesaggio riportano elementi di bellezza buddista e scintoista: apprezzamento del tempo, transitorietà, imperfezione, mortalità, semplicità, irregolarità, incompletezza, limitatezza e mistero. I giardini giapponesi rappresentano la geografia su larga scala, ridotta a proporzioni umane. Le qualità sensoriali della natura sono racchiuse in un piccolo spazio, generalmente di pochi ettari (8 acri) di terreno. Per via dello spazio ridotto, sono giardini estremamente intricati e complessi, che stimolano un' attenta osservazione di ogni elemento significativo. I colori delicati fanno parte del loro fascino, come le sfumature dei verdi, grigi e marroni che - associati agli elementi di base della terra - avvicinano il visitatore allo scopo prefisso del giardino, cioè sentirsi tutt'uno con la natura. Per i giardini ci sono due stili di base: Tsukiyama con piccole colline e sassi che rappresentano montagne, e stagni raffiguranti oceani e laghi; e Karesansui, o stile di giardini aridi con sabbia bianca raffigurante l'oceano, e sassi al posto di colline o anche di vascelli che solcano i mari. Il Buddismo Zen ha fortemente influenzato lo stile dei giardini Karesansui. In giardini di passeggio, la misura limitata incoraggia la contemplazione piuttosto che l'esercizio fisico. I sentieri svoltano e curvano per nascondere e per rivelare, e in nessun punto si intersecano mai quattro sentieri. Nei paesaggi dei giardini aridi (Zen) non vi sono fiori, prati inglesi o bordure. Il movimento e l'immobilità del paesaggio sono creati da ghiaia ben rastrellata, e la selezione e l'accurato collocamento di composizioni di sassi invitano alla contemplazione e al pensiero pacifico e meditativo. GIARDINI DI QUARTIEREIl luogo migliore per trovare Dio è in un giardino. Là si può scavare per trovarlo.
- GEORGE BERNARD SHAW I giardini di quartiere sono generalmente situati al centro di aree residenziali. I residenti sono i proprietari di questi giardini e provvedono alla loro manutenzione, ne posseggono la chiave, così da potervi entrare in ogni momento per godere di uno spazio verde in mezzo ad una giungla di asfalto. I GIARDINI BAHÁ'ÍLa natura, nella sua essenza, è la personificazione del Mio Nome,
il Forgiatore, il Creatore.
- BAHÁ'U'LLÁH La maggior parte dei giardini classici del mondo non sono aperti al pubblico, oppure l'ingresso è a pagamento. Le Terrazze del Mausoleo del Báb sono giardini privati, aperti al pubblico gratuitamente. Non vengono richieste contribuzioni ai visitatori. La costruzione è stata interamente finanziata da donazioni volontarie, provenienti dai bahá'í di ogni livello sociale e da ogni parte del globo. Con il rigoglioso fogliame di piante provenienti da diverse parti del mondo, le Terrazze, dotate di un sistemo innovativo per l'irrigazione, sono a volte paragonate ai giardini pensili di Bábilonia, ma esse sono uniche, e si ergono come un dono all'umanità, costruite con il sacrificio e l'amore per Dio. La loro bellezza eleva lo spirito e indica un futuro di pace e unità per tutta l'umanità. Le Terrazze sono un oasi nella città di Haifa, un piccolo pezzo di paradiso fra alte costruzioni e negozi. L'edificio centrale dei giardini, il Mausoleo del Báb con la sua cupola dorata, è sempre visibile. I sentieri larghi e diritti e il paesaggio ordinato favoriscono la contemplazione, liberando i visitatori dal focalizzarsi sul percorso fisico, consentendo loro di dedicarsi a riflessioni personali. Quale approccio a un luogo sacro, le Terrazze godono di altrettanta reverenza di quella con cui ci si avvicina al mausoleo che esse circondano. La loro struttura riflette lo scopo della Fede Bahá'í: trasformare i cuori dei popoli del mondo e creare una comunità globale unita, celebrando allo stesso tempo le diversità. |
![]() |
Per ulteriori informazioni contattare: | ![]() |
Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá'í d'Italia Via Stoppani 10, Roma - Italia Tel: 068079647 Fax: 068070184 Email: segreteria@bahai.it |