GLI ARCHITETTI DELLA TRASFORMAZIONE

WILLIAM SUTHERLAND MAXWELL
Architetto, progettista della sovrastruttura del Mausoleo del Báb sul Monte Carmelo

William Sutherland Maxwell nacque a Montreal, in Canada, nel 1874. La sua straordinaria abilità, sia nel disegno, sia nel fare progetti, lo portò alla Scuola di Belle Arti a Parigi nel 1899, dove lavorò per due anni nello studio del famoso architetto Paschal.

Subito dopo tornò in Canada con sua moglie May Bolles, che nel 1910 gli diede l'unica loro figlia, Mary. Il sig. Maxwell divenne socio di suo fratello nella ditta "Edward & W. S. Maxwell". Insieme progettarono molti punti di interesse del Canada come l' Hotel Château Frontenac a Quebec, gli edifici del Parlamento a Regina e il Museo delle Belle Arti a Montreal.

Fu membro dell'Istituto Reale degli Architetti Britannici, membro e presidente dell'Istituto Reale di Architettura del Canada, Accademico dell'Accademia Reale Canadese e suo vice-presidente, membro e presidente dell'Associazione degli Architetti della Provincia del Quebec e membro fondatore del "Club delle Arti" a Montreal.

Nel 1940, in seguito alla morte della moglie, l' architetto Maxwell si trasferì a Haifa, in Israele, al Centro Mondiale della Fede Bahá'i. Shoghi Effendi, Custode della Fede Bahá'i, chiese a Maxwell di preparare un disegno per il completamento del Mausoleo del Báb. Nel 1944 fu presentato il modello del progetto approvato.

Nel 1946 perse completamente l'udito da un orecchio, in seguito alla rottura di un vaso sanguigno ma, nonostante le energie debilitate, continuò a lavorare fino a quando, nel 1949, non si ammalò. Tornò in Canada nel 1951 dove morì, nel 1952. La sovrastruttura del Mausoleo del Báb è un monumento al suo talento e alla sua devozione.

HOSSEIN AMANAT
Architetto degli edifici amministrativi del Centro Mondiale Bahá'i, Haifa, Israele

Nel 1966, Hossein Amanat vinse un concorso che lo lanciò nella sua carriera di architetto. Aveva 24 anni e si era laureato alla scuola di architettura di Teheran, in Iran, quando fu selezionato, come vincitore di una competizione nazionale, per progettare il "Shahyad Freedom Monument" a Teheran, che diventò il simbolo dell'Iran moderno.

In seguito, l'architetto Amanat costruì alcuni dei più prestigiosi edifici moderni in Iran.

Nel 1972 cominciò il progetto per la Casa Universale di Giustizia e, più recentemente, per altri edifici amministrativi sul Monte Carmelo. I requisiti erano che dovessero durare per molti anni, essere funzionali e in grado di accogliere la tecnologia del futuro. Costruiti in stile classico greco, per essere in armonia con le strutture esistenti e gli elaborati giardini che li circondano, questi edifici manifestano un distacco dallo stile di avanguardia dell'architetto. Per non sopraffare gli esistenti giardini classici, il sig. Amanat progettò gli edifici a forma di padiglioni in superficie e il resto degli spazi interrato, facendo uso di aperture per far entrare la luce naturale. Egli si definisce un "architetto di interni": due terzi del Centro per gli Studi sono, infatti, interrati.

Nel dar vita a questo complesso unico, l'architetto Amanat ha catturato l'anima dell'architettura occidentale classica e l'ha abbinata ai principi orientali che ne sono alla base. Nel 1985 vinse il Premio Tucker di Architettura per l'eccellenza nel disegno e nell'uso della pietra.

Ora cittadino canadese, l'architetto Amanat vive a Vancouver in Canada dal 1980.

Nel 1976 l'ente guida internazionale della Comunità Bahá'i scelse l'architetto Sahba per disegnare il Tempio bahá'i per il subcontinente indiano, a Nuova Delhi, India. Questo progetto, al quale egli lavorò per 10 anni come architetto e direttore dei progetti, fu descritto dall'architetto canadese Arthur Erickson come "una delle più notevoli realizzazioni del nostro tempo, che dimostra come la motivazione e la visione dello spirito possano fare miracoli." Questo edificio, noto comunemente come "Il Loto di Bahapur", con i suoi 3,5 milioni di visitatori l'anno, è uno dei luoghi più visitati del mondo.

Nel 1987 l'architetto Sahba ha ricevuto dal Centro Mondiale Bahá'í l'incarico di progettare 18 Terrazze come accesso maestoso al Mausoleo del Báb, l'Araldo Martire della Fede Bahá'í, uno dei luoghi più sacri per i bahá'í. L'architetto Sahba fu anche scelto come direttore dei progetti per costruire la sede del Centro Mondiale Bahá'i sul Monte Carmelo. Le Terrazze del Mausoleo del Báb hanno ottenuto dal Comune di Haifa il Premio Aphraim Lifshitz 1988 e il "1999 Magshim Award" dal "Council for a Beautiful Israel".

Il sig. Sahba ha ricevuto molti premi internazionali, fra i quali il Primo Premio d'Onore 1987 per "Eccellenza in Architettura" dal Forum Interreligioso per la Religione, Arte e Architettura, affiliato all'Istituto Americano degli Architetti. Sono stati pubblicati articoli sul suo lavoro in circa 400 riviste e giornali in tutto il mondo.